PORTE APERTE IN PARROCCHIA
In circa 120 metri quadrati l’Oratorio Parrocchiale “San Mercurio 2004”: una speranza per giovani e famiglie serrane
C’erano il parroco don Renato Orlando, il responsabile diocesano per la Pastorale Giovanile, don Nico d’Amicís (mancava il Vescovo per ìmpegni pastoralí ìn Diocesi) e una folla, numerosa più del previsto, di uomini, donne, giovani, ragazzi e alcune famiglie, Domenica 13 febbraio alle ore 19,00 per il “taglio del nastro” dell’Oratorio Parrocchiale, in Corso Garibaldi n. 122 (fra il mini-market di Florinda e il Banco di Napoli).
All’aspersione con l’acqua benedetta dei presenti e dei “nuovi ambienti parrocchiali” ha fatto seguito la presentazione del direttivo e dello statuto ad experimentum, adottato per un anno e la costituzione dell’Oratorio ìn ANSPI da parte del direttore della nuova struttura parrocchiale, Gino Fiorentino. Poi la bella e toccante esperienza di pastorale e di oratorio giovanile di don Nico a San Severo ed il saluto e l’augurio del sindaco di Serracapríoia, Míchele Caccavone. Infine, il taglio dì una gicantesca torta e lo stappo dello spumante per la festa di inaugurazione.
L’Oratorio? Una realtà storica diffusa in tutta Italia con il coirivolgimento di 2 milioni di ragazzí e giovani e 200 mila volontari impegnati nella conduzione.
Che cos’è l’Oratorio? Una casa aperta a tutti!
Chi ne può far parte? Tutti: barnbini, ragazzi, giovani, adulti e famiglie.
Quale progetto educativo? “Cultura dell’impegno e strada della fede nel rispetto della persona con una finalità missionaria, ponte tra la chiesa e la strada” corne afferma Giovanni Paolo II.
L’Oratorio Parrocchiale, un sogno coltivato da tempo, oggi è una realtà, grazíe alla disponibilità e all’impegno di alcuni membri deì “Collaboratori Feste 2004”! L’Oratorio è, infatti, intitolato a San Mercurio, nostro patrono (non per concorrenza a San Fortunato. I santi in cielo sono in perfetta comunione con Dio e con tutti i santi), unicamente perché è frutto dell’Anno della Memoria del Martirio il 2004, appena concluso.
L’interrogativo più pressante è: l’Oratorio risponde alle esigenze della Comunità Parrocchiale? Certo, perché come luogo c’è necessità di un punto di riferimento e d’incontro per tutte le componenti della Comunità. La Comunità Parrocchiale di Serracapriola è ricca di luoghi di culto (ben cinque chiese più la chiesa del Convento dei Padri Cappuccìni). ma non ha nessuna struttura pastorale idonea. La sede dell’Istituto Corroppolí è solamente un appoggio per la catechesi dei ragazzi dell’iniziazione cristiana, anche se inadeguata per varie motivazioni (necessíta del conipletamento deì lavori, è senza riscaldamento, è decentrala per le attività e manea di un salone) e in ultimo non è proprietà della parrocchia, ma di un Ente Morale costituito secondo le normative regionali. Sicché per decenni, se non per secoli, si è generata una mentalità che persiste nella Cornunità serrana cioè che la chiesa è culto, Messa e poi basta!
Non c’è lo stile dell’essere cristiano e del ritrovarsi per vivere i diversi rnomenti della vita in comunità. Mi auguro che tale mentalità sia finalmente scalfita e che l’Oratorio (grazie alla disponibilità della vedova Sig.ra Carmela Orlando, ha un prezzo anche economico ridotto di fitto mensile) almeno come luogo sia sentito e gestito come spazio per tutti: gruppi, associazioni e le diverse fasce di età che si riconoscono e fanno parte della Comunità Parrocchiale. Ríbadisco che assolutamente l’Oratorìo (anche se ha come sigla GOP ,gruppo oratoríale parrocchiale, in riferimento al gruppo promotore) non è un circolo o un ‘associazione o un gruppo (con tutto il rispetto dovuto e l’apprezzamento per altre realtà che lavorano e aggregano ci livello sociale), ma è l’espressione di tutta la Comunità Parrocchiale. Non ha nessuna finalità concorrenziale e pertanto non contribuisce alla frantumazione della realtà ecclesiale e sociale.
Anzi, si propone proprio il rìsanamento di tale realtà piagata.
Nell’Oratorio tutti devono imparare a stare insieme pur nella diversità e salvo la propria identità, per fare comunione e famiglia. In Oratorio si deve educare a fare famiglia, l’unica fluniglia parrocchiale di “Santa Maria in Silvis e San Mercurio M.re “, presente sul nostro territorio.
E’ uno scandalo e una condanna a morte che, in una comunità così ormai ristretta nurnericarnente, non ci si conosca anche se si pensa di conoscersi abbastanza; non si è capaci molte volte di apprezzare per quello che si è, tenendo nascoste per paura le proprie potenzialità; non si opera perché non ci si vuole mettere assieme perchè “l’altro” è visto come concorrente o addirittura nemico da tenere in lontananza. L’Oratorio deve coordinare le attività sociali e culturali della pastorale parrocchiale.
In secondo luogo, l’Oratorio risponde alle urgenze del nostro ambiente a rischio, soprattutto per i ragazzi e i giovani della nostra comunità.
E’ dinanzi agli occhi di tutti la situazione, anche se da molte parti non si ha il coraggio della denuncia che almeno emarginerebbe alcuni fenomeni quali: lo spinello, la droga, la delinquenza, l’immoralità con devianze sessuali, il rifugio nel privato (il pullulare di luoghi di ritrovo dei giovani e ragazzi in piccoli gruppi dove vige la legge dei clan) e l’emarginazione di altri con il radicarsi di forti disagi a livello psicologico e di inserimento sociale che creano handicap, e di conseguenza il vivere sul Corso allo sbaraglio proprio di molti ragazzi e giovani.
Senza parlare dei disagi familiari che condizìonano i nostri ragazzi: situazioni familiari allo sfascio e incornunicabilità familiari.
Emerge che il problema di fondo è della famiglia e del suo ruolo educativo a livello umano e cristiano. Ecco la constatazione dell’impreparazione religiosa dei ragazzi e la fragilità della esperienza di fede che causa l’abbandono della pratica religiosa per alcuni già dal post-comunione.
L’Oratorio vuole nel suo piccolo, senza presunzioni, con la presenza e la collaborazione di adulti-giovani e di famiglie svolgere un’azione educativa dei ragazzi e dei giovani “speranza i della chíesa e dellai comunità seirrana” La nostra Comunità Parrocchiale, è vero, è frequentata da pochi volti sorridenti e sprizzanti di vita.
L’Oratorio si vuole porre corne ponte, in collaborazione con altre realtà educative, scuola, Associazione Superamento Handicap, Circolo Culturale Ricreativo Femminile, ecc., strutture comunali, Albero del Pane, Assistente sociale, SERT, Centro Giovanile di recente costituzione.
Intanto l’Oratorio inizia “ilsuo carrimino muovendo ì suoi primi passi come un bambino, ma sicuro e fiducioso sotto la protezione del Santo Patrono, Mercurio, giovane e forte nel combattimento della vita e della fede in Gesù Cristo”